Nell’ambito delle danze internazionali giocano un ruolo significativo le “danze standard”: Valzer, Slow Fox, Tango, Valzer Viennese, Quick Step.
Un repertorio di alto profilo che, tuttavia, si presta sia all’attività amatoriale sia a quella agonistica. Il Valzer, ha avuto una diffusione prepotente, soprattutto grazie a Johann Strauss, che segnò una linea di discontinuità con lo stile classico di Beethoven e Schubert. Ed è a Vienna che questa danza conosce (alla corte di Maria Antonietta) la sua massima evoluzione fino al punto di conquistarne il titolo identitario di valzer viennese. Ed eccoci allo Slow Fox (la versione lenta del Foxtrot) che sostituisce con movimenti morbidi i salti, le piroette e in generale i movimenti bruschi. Del Tango e della sua “universalità” c’è poco da dire. Una danza che nasce tra i ritmi sudamericani che miscelano influenze culturali che vanno da Cuba, all’Africa, all’Europa. Chiude le “standard” il Quickstep, una splendida miscela di Charleston, One step, Peabody e Foxtrot.
Una danza veloce che con i ritmi musicali del jazz alterna improvvise accelerazioni a istantanee pause.
Responsabile tecnico nazionale di disciplina: