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Safeguarding

Qualora nessuno del Consiglio Direttivo volesse ricoprire l’incarico di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, cosa succede all’ASD/SSD?

Qualora nessuno del Consiglio Direttivo volesse ricoprire l’incarico di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, cosa succede all’ASD/SSD?

Si suggerisce di rivolgersi ad esperti del settore legale in materia safeguarding al fine di perfezionare la nomina, anche in considerazione dell’obbligatorietà della nomina e delle eventuali sanzioni per le ipotesi di mancata ottemperanza.

È possibile nominare il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di una ASD/SSD dopo la data di scadenza per la nomina?

È possibile nominare il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di una ASD/SSD dopo la data di scadenza per la nomina?

Si raccomanda di provvedere agli adempimenti normativi in materia di safeguarding entro i termini prescritti ex lege. Il mancato adeguamento costituisce violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza, ai sensi del Regolamento di Giustizia.

L’ASD/SSD come dovrà informare i propri soci/tesserati dell’adozione dei propri Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e Codice di Condotta e della nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

L’ASD/SSD come dovrà informare i propri soci/tesserati dell’adozione dei propri Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e Codice di Condotta e della nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

In conformità alla normativa vigente, con riferimento al Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e del Codice di condotta, l’ASD/SSD deve (1) pubblicare tali documenti sul proprio sito internet, (2) provvedere alla loro affissione presso la propria sede, nonché (3) comunicarli al Responsabile federale delle politiche di safeguarding, dando altresì notizia della loro adozione e del loro aggiornamento sulla homepage del proprio sito internet.

Sempre in conformità alla normativa vigente, con riferimento invece alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, l’ASD/SSD deve (1) pubblicare senza indugio la nomina del Responsabile sulla homepage del proprio sito internet, (2) affiggere la comunicazione presso la propria sede, nonché (3) provvedere a comunicarla al Responsabile federale delle politiche di safeguarding. Sul sito dovrà essere indicato anche il nominativo ed il contatto del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.

È necessario richiedere il certificato del Casellario Giudiziale del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

È necessario richiedere il certificato del Casellario Giudiziale del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

Si, per il ruolo svolto è richiesta la presentazione del certificato penale del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti (anche ai sensi dell’art. 2 del D.lgs. 39/2014). L’autocertificazione sostituisce la richiesta del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, ma si consiglia comunque di dotarsi del certificato del casellario giudiziale.

Sono previste sanzioni amministrative o penali per le ASD/SSD che non nominano un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

Sono previste sanzioni amministrative o penali per le ASD/SSD che non nominano un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

No, ma il mancato adeguamento da parte dell’Affiliata agli obblighi di predisposizione e adozione del Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e del Codice di condotta a tutela dei minori, e di nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, ovvero la dichiarazione non veritiera rispetto ai predetti obblighi costituiscono violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza, ai sensi del Regolamento di Giustizia.

L’ASD/SSD si può rifiutare di nominare un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

L’ASD/SSD si può rifiutare di nominare un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

No, è un obbligo di legge previsto dalla c.d. “Riforma dello Sport”. Gli adempimenti a carico delle Affiliate in materia di prevenzione e contrasto di abusi, violenze e discriminazione prevedono, in particolare: 1) la predisposizione e adozione di un Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e di un Codice di condotta a tutela dei minori; 2) la nomina di un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.

È possibile revocare la nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

È possibile revocare la nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

Sì, in caso di gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, la nomina del Responsabile può essere revocata prima della scadenza del termine con provvedimento motivato Consiglio Direttivo [o altra denominazione dell’Organo dotato statutariamente dei necessari poteri]. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Responsabile federale delle politiche di safeguarding. In tal caso, l’ASD/SSD deve prontamente provvedere a nominare un altro soggetto mediante delibera del Consiglio Direttivo [o altra denominazione dell’Organo dotato statutariamente dei necessari poteri].

Quanto può rimanere in carica il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di una ASD/SSD?

Quanto può rimanere in carica il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di una ASD/SSD?

La legge, attualmente, non prevede alcun termine.

Se una ASD/SSD è affiliata anche presso altre FSN e/o EPS cosa deve fare?

Se una ASD/SSD è affiliata anche presso altre FSN e/o EPS cosa deve fare?

Ai sensi del secondo periodo del comma 2 dell’art. 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021, nonché degli artt. 4, comma 2, e 10, comma 1, dei “Principi Fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione”, emanati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding, le Associazioni e le Società sportive affiliate a più Enti conformano i propri Modello organizzativo e di controllo e Codice di condotta alle Linee Guida emanate da uno degli Enti di affiliazione e ne danno immediata comunicazione ai Responsabili federali delle politiche di safeguarding degli altri Enti di affiliazione.

L’ASD/SSD dovrà comunque procedere alla nomina di un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e, quindi, (1) pubblicare tale nomina sulla propria homepage, (2) affiggere la nomina presso la sede della medesima nonché (3) comunicarla al Responsabile federale delle politiche di safeguarding della Federazione.

Se in una ASD/SSD non sono presenti tesserati minorenni, vi è comunque l’obbligo di nominare un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

Se in una ASD/SSD non sono presenti tesserati minorenni, vi è comunque l’obbligo di nominare un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni?

Sì, tutte le ASD/SSD devono comunque conformarsi agli obblighi normativi in materia di safeguarding, ivi compresa la nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può svolgere il ruolo in più ASD/SSD diverse?

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può svolgere il ruolo in più ASD/SSD diverse?

Sì. Circa la possibilità di uno stesso Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di assumere il medesimo ruolo in più Affiliate, non sussiste infatti alcuna incompatibilità, a condizione che si mantengano i requisiti di autonomia, indipendenza anche rispetto all'organizzazione sociale di cui all'art. 5, comma 2, dei “Principi Fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione”, emanati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere tesserato?

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere tesserato?

No, la normativa vigente non prevede il tesseramento tra i requisiti necessari ai fini della nomina del Responsabile.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere una persona interna o esterna alla società?

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere una persona interna o esterna alla società?

Con riferimento al modello di Regolamento emanato dal CONI (Delibera GN n.255 del 25 luglio 2023), si rileva semplicemente come l’appartenenza al sodalizio non rappresenti causa di incompatibilità, a patto che il soggetto possieda i requisiti di autonomia e indipendenza di cui all'art. 5, comma 2, dei “Principi Fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione”, emanati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding, oltre alle competenze richieste.

Non sussistono, dunque, allo stato, disposizioni che vietano espressamente di nominare come Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni un soggetto che già opera all’interno della realtà sportiva – come, ad esempio, un tecnico o un dirigente.

Nondimeno, in caso di soggetto intraneo, è possibile certamente che in sede di eventuale sindacato, l’autonomia e l’indipendenza siano oggetto di particolare attenzione. Si sconsiglia, pertanto, di nominare quale Responsabile il Presidente o un tecnico del sodalizio sportivo.

Come deve essere effettuata la nomina?

Come deve essere effettuata la nomina?

Le ASD/SSD devono nominare il proprio Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni mediante una apposita delibera del Consiglio Direttivo [o altra denominazione dell’Organo dotato statutariamente dei necessari poteri], seguendo attentamente le indicazioni contenute nelle premesse e nei caveat inclusi nei documenti predisposti dalla Federazione per l’adeguamento, cui si rinvia integralmente.