Al Campionato del Mondo hanno persino commosso il pubblico di Mosca con il loro primo Show Dance Latin. Hanno raccontato la loro vita, la loro quotidianità, il loro amore, le loro difficoltà che li hanno resi unici. Sono Daniele Sargenti e Uliana Fomenko, neo vicecampioni del mondo nella disciplina Show Dance Latin.
Al suo rientro in Italia abbiamo sentito Daniele che ci ha raccontato la loro ultima fatica sportiva. Dopo aver vinto tantissimo in Italia e all’estero, le emozioni provate in Russia hanno lasciato qualcosa di magico nei loro cuori.
Com’è andata in Russia?
Tutto molto positivo, siamo andati in Russia per il gusto di ballare. È stata la prima volta che ci siamo cimentati nello Show Latin, è stato il nostro primo approccio in una nuova disciplina. Siamo andati lì non per il risultato ma per lo show che Uliana e io abbiamo creato. Abbiamo avuto un’accoglienza stupenda, è stata una gara organizzata benissimo, forse la migliore alla quale abbiamo partecipato da quando ballo, sembrava una piccola Olimpiade. L’atmosfera ha giocato un ruolo fondamentale, c’erano 6.000 persone di pubblico, una cosa favolosa che ci ha tanto aiutato. Anche il pubblico ci ha sostenuto.
Che Show avete portato?
“Day by day”: abbiamo voluto dimostrare, raccontare quello che viviamo nelle vita di tutti i giorni, mostrare uno spaccato della nostra quotidianità, della nostra vita. Non solo l’amore, ma anche i problemi, la rabbia, la gioia, insomma tutti gli ingredienti della vita. Per fare una buona torta ci vuole un mix perfetto di tutti questi elementi, perché poi è la vita reale, e perché no?, una vita perfetta è questa. Anche il pubblico si è commosso, significa che abbiamo trasmesso qualcosa di bello e di importante.
Un approccio diverso dal solito…
Sì, anche l’approccio alla gara lo abbiamo sentito diverso rispetto alla Danze Latine. Nella nostra carriera abbiamo vinto Europei, abbiamo disputato Mondiali, ma abbiamo sentito più responsabilità. Lo show lo crei tu, per lo più lo show raccontava la nostra storia, la nostra quotidianità: quindi grande responsabilità e sicuramente un po’ di ansia in più c’è stata, perché fino alla fine non sapevamo se quello che avevamo pensato e creato sarebbe stato apprezzato e compreso.
Prossimi appuntamenti?
Come gare al momento non sappiamo ancora, ho avuto un problema al menisco e non so quanto sarà lungo il recupero. Stiamo valutando cosa fare, se continuare oppure no e questo si interseca con la nostra vita privata, stiamo valutando. Diciamo che ci piacerebbe mostrare il nostro show anche in Italia, magari ai prossimi campionati italiani.
La danza sportiva continua ad affascinarti…
Ho conosciuto e intrapreso la danza sportiva grazie ai miei genitori. Fino a 18 anni ho giocato anche a calcio nella primavera di una squadra di serie A, poi la danza mi ha conquistato definitivamente e la scelta che ho fatto mi ha ripagato e mi ha gratificato ogni giorno. La danza insieme alla musica sono mezzi che ti fanno provare delle emozioni incredibili, sono dei veicoli per esprimere te stesso. Ti fanno sentire appagato. La danza è una delle forme di espressione più bella che la vita ci ha dato. La danza riesce ad aiutarti a relazionarti nella vita, nei confronti dell’altro sesso, ti aiuta nelle competizioni sane della vita, la danza sportiva è una scuola di vita.
Una “scuola di vita”? Facci capire…
La danza ti prepara alla vita. Ti aiuta a gioire dei successi, ma ti aiuta anche ad incassare gli insuccessi. La danza sportiva ti mette a disposizione tante possibilità per cadere e per rialzarti che sono un po’ le dinamiche della vita, quelle dinamiche che a tutti noi, almeno una volta, sono capitate.