“La danza e lo sport hanno diversi punti in comune, io amo entrambi - sono queste le prime parole rilasciate in esclusiva alla FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) da Carla Fracci che oggi, domenica 9 luglio, nell’ambito degli Undicesimi Campionati Italiani di Danza Sportiva di Rimini, sarà la presidente di giuria per la specialità Danza Classica.
“Questa passione, – ha continuato la Fracci – in pochi lo sanno ma l’ho vissuta in compagnia di Margherita Hack, una grandissima donna di sport. È stata una delle persone che ho amato di più nella mia vita. In gioventù praticò con successo pallacanestro e atletica, io la chiamavo nei fine settimana e la invitavo a giocare a pallavolo così potevamo fare salti di ballo classici, da lei e dalla danza ho imparato l’amore per lo sport”.
Soffermandosi poi sugli inizi della sua carriera la prima ballerina ha ricordato come la sua carriera sia iniziata “grazie a un bel visino”. “A 9 anni i miei genitori mi iscrissero alla scuola di danza del Teatro alla Scala e fui selezionata e ammessa nel gruppo dei 'bimbi da rivedere’. Durante il secondo test passò Ettorina Mazzucchelli (direttrice unica del Teatro alla Scala dal 1935 al 1950) che mi guardò e mi scelse per il mio faccino”.
L’intervista prosegue scorrendo nella memoria tutta la sua carriera, i ballerini con i quali si è esibita, le opere alle quali è più legata fino ad arrivare ad oggi. Per la Fracci non ci sono dubbi “la televisione – con i suoi talent dedicati al ballo – ha avuto un impatto positivo. Alcuni talent show – ha proseguito - hanno dato un’opportunità a molti giovani che forse questa occasione non l’avrebbero mai avuta. Il mio caso insegna, sono diventata ballerina quasi per caso”.
E alla domanda su quale sia il suo segreto per essere diventata la signora della danza italiana per eccellenza, Carla Fracci risponde che “il segreto è mantenere sempre vivo il rapporto col passato non staccandosi mai dal proprio vissuto, dalle proprie radici, ma restando sempre aperti al futuro e alle novità”.