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OBBLIGO DEFIBRILLATORI, Decreto congiunto dei ministeri Sport e Salute

 

"Mantenere un impegno, soprattutto nell'ambito delle Istituzioni non è solo una questione di principio. È una questione di sostanza. Oggi teniamo fede alla nostra parola". Il ministro dello Sport, Luca Lotti, commenta così il decreto congiunto tra ministero della Salute e quello per lo Sport grazie al quale dal 1° luglio entra in vigore l'obbligo per le società e le associazioni dilettantistiche di dotarsi di un defibrillatore all'interno dell'impianto sportivo in cui si svolgono le proprie attività. "Un modo di rendere più sicuri e tutelati" - specifica Lotti in un post su Facebook - "i tanti momenti di agonismo e di esercizio fisico che si praticano ogni giorno nel nostro ricchissimo mondo dello sport non professionistico. Troppo spesso funestato da tragedie evitabili grazie alla presenza di uno strumento tecnologico che può salvare la vita. Non sono pochi gli atleti che per tanti motivi si possono trovare in una condizione di emergenza mentre fanno sport. Tornano alla mente tante storie di giovani sportivi scomparsi che avrebbero potuto essere messi in salvo grazie a un defibrillatore. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare di tutto perché non accadesse di nuovo. Abbiamo mantenuto quella promessa".

Il decreto adottato dal ministro della Salute di concerto con il ministro per lo Sport va a integrare le linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita da parte delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, previste dal decreto ministeriale 24 aprile 2013. In particolare si fa riferimento alle modalità di assolvimento dell'onere della dotazione e manutenzione del defibrillatore automatico, all'obbligo di garantire la presenza di una persona debitamente formata all'utilizzo nel corso delle gare e alle attività sportive svolte al di fuori degli impianti sportivi.
Per le società sportive professionistiche gli obblighi relativi alla dotazione e all'impiego dei defibrillatori sono diventati immediatamente operativi con l'adozione del decreto 24 del 2013, mentre per le società sportive dilettantistiche gli obblighi entreranno in vigore il 1 luglio, dopo essere stati già più volte differiti dai decreti del ministro della Salute dell'11 gennaio 2016 e del 19 luglio 2016, e sospesi fino alla data del 30 giugno 2017.
Il decreto prevede che l'obbligo di dotazione ed impiego del defibrillatore semiautomatico si intende assolto da parte delle società sportive dilettantistiche qualora utilizzino un impianto sportivo che sia dotato di defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata e sia presente una persona debitamente formata all'utilizzazione dello stesso durante le gare inserite nei calendari delle Federazioni sportive nazionali, durante lo svolgimento di attività sportive con modalità competitive ed attività agonistiche di prestazione organizzate dagli Enti di promozione sportiva, ovvero da altre società dilettantistiche.
Le associazioni e società sportive dilettantistiche sono obbligate ad accertare, prima dell'inizio delle gare, la presenza del defibrillatore all'interno dell'impianto sportivo e la regolare manutenzione dello stesso, nonché la presenza della persona debitamente formata. La mancanza del defibrillatore determina l'impossibilità di svolgere le attività sportive.

Sono escluse dall'ambito di applicazione del decreto le attività sportive a ridotto impegno cardiocircolatorio (individuate dal Coni) e le attività sportive svolte al di fuori degli impianti sportivi per l'impossibilità concreta di garantire la presenza del defibrillatore durante lo svolgimento. Tra le discipline escluse: biliardo sportivo, freccette, bowling, tiro con l'arco da caccia, dama, cronometraggio, tiro con la fionda, tiro con la balestra, trottola, beach golf, golf, orientamento di precisione, pesca di superficie, scacchi, tiro a segno.