L’anno scorso al PalaSport di Timisoara fu un gran secondo posto combattuto fino all’ultimo round in una gara difficile con tanta pressione e ansia da risultato. A Bilbao, invece, lo scorso fine settimana, la coppia azzurra Marco Bodini e Kristina Charitonovaite con una gara perfetta, disputata con leggerezza e divertimento ha conquistato il tetto del mondo e a soli vent’anni si è “laureata” Campione del Mondo categoria Under 21 Danze Standard.
Ad un anno di distanza cosa è cambiato?
La pressione e il sistema di punteggio. Lo scorso anno avevamo avuto una grande pressione e una forte ansia da risultato e poi anche il punteggio utilizzato il 3.1, ha giocato un ruolo determinante.
Cioè?
Alla fine di ogni round sapevi esattamente come stava andando la tua gara per cui ansia e pressione per fare meglio aumentavano, ma allo stesso tempo sapevi già come eri piazzato per cui veniva annullata la tensione sportiva dell’attesa. A Bilbao invece, io e Kristina siamo scesi in gara per divertirci, senza pressione da risultato e anche il sistema di giudizio ci aiutati. I finalisti solo stati resi noti solo al termine dei round, per cui abbiamo potuto gareggiare liberi da pressioni con un giusto di mix di sensazioni e con la giusta leggerezza.
A Bilbao tutto nuovo quindi?
In un certo senso sì. È stato tutto bellissimo, c’era tanto pubblico, avevamo accanto genitori e insegnanti, insomma si respirava un po’aria di casa e poi come ho accennato prima è stato diverso il nostro approccio alla gara. A Bilbao avevamo la determinazione a fare bene, la vittoria era l’obiettivo ma non era la nostra priorità e questo, secondo me, è stato l’approccio migliore. Lo scorso anno ci ha insegnato tanto.
Da quanto balli con Kristina?
A dicembre saranno 4 anni, siamo una coppia giovane e il nostro feeling aumenta anno dopo anno. Fra di noi si è creata, ma questa è la prerogativa di ogni sport di coppia soprattutto nella danza sportiva, un’affinità e una comprensione direi totalizzante. Ci capiamo con uno sguardo.
Perché la danza sportiva?
Ho respirato danza sportiva fin da piccolo. In casa i miei genitori ballavano. Io ho iniziato a 7 o 8 anni, ora ne ho 20 e la passione degli esordi è rimasta intatta e si è arricchita di una ricetta magica che prima mi mancava.
Quale?
Ho iniziato a ballare perché ero appassionato e perché volevo diventare un bravo ballerino, è stata questa la mia fiamma passionale e iniziale. Adesso c’è sempre la stessa voglia di migliorare e di diventare sempre più bravo, ma la nuova magia è avere scoperto il divertimento in quello che faccio. Ballare è sport ma è soprattutto divertimento. Quando riesci a fare sport a livelli agonistici non bisogna dimenticarsi che lo sport è divertimento, secondo me quando arrivi a vivere questa duplice emozione hai raggiunto il binomio perfetto.
Lo consiglieresti come sport?
Certamente. Hai una relazione continua con il tuo partner, condividi tutto. Le vittorie, le sconfitte, i podi e le cadute, gli stati d’animo, le incertezze insomma ti abitui ad avere un’interazione continua con un’altra persona e questo scambio continuo è utilissimo non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni. La danza sportiva ti da grande equilibrio.
Credit Photo: @ Helmut Roland