Nella bozza di decreto legge c.d. “rilancio” attualmente in discussione in sede governativa ritroviamo il recepimento di molte delle promesse formulate dal Ministro Spadafora e, in particolare, l’attenzione ai canoni di locazione di impianti privati e la restituzione delle quote versate e non fruite da parte degli iscritti. Nel testo che sta circolando in bozza la norma è prevista in due commi dedicati.
Mentre il comma relativo alla restituzione delle quote parla correttamente di accesso a: “palestre, piscine e impianti sportivi di ogni tipo” soddisfacendo appieno le esigenze dei nostri affiliati, il comma precedente relativo ai canoni di affitto parla solo di “impianto sportivo”.
Nel nostro ordinamento non esiste una definizione di impianto sportivo. La grossa paura è che ne possa essere data una lettura catastale e quindi valida solo per gli impianti che nascono ab origine come sportivi (vedi piscine) con esclusione della maggioranza delle nostre strutture di danza sportiva che hanno i requisiti catastali più diversi.
Il Presidente Barbone ha pertanto segnalato al Ministro Spadafora ed a tutto il suo staff di gabinetto di specificare, oltre alla nomenclatura tradizionale "impianto sportivo" anche palestre e locali destinati alle attività motorie e sportive di ogni tipo.