Il ricordo della grande e immensa danzatrice sta faceno il giro del mondo, con un grande e commosso cordoglio ma anche con tanta gioia che è quello che la Grande Maestra ha seminato in tutti i suoi anni di carriera.
Noi della Federazione Italiana Danza Sportiva abbiamo avuto il privilegio di averla tante e tante occasioni al nostro fianco come ha ricordato in un'agenzia stampa piena di commozione il Presidente Federale Enzo Resciniti: “Siamo molto rattristati dalla perdita della grande e unica “danzatrice” per eccellenza riconosciuta nel mondo e emblema dell’amore e della passione per la danza. Più volte è stata ospite di eventi della federazione italiana danza sportiva testimoniando il lavoro di grande qualità che la federazione svolge per sostenere atleti e tecnici delle varie discipline della danza. Oggi per noi è un giorno di grande commozione ma il suo percorso professionale è stato e sarà da esempio per tutti i nostri danzatori“.
Ripercorriamo grazie alle fonti di Rainews la inestimabile carriera sin dalla nascita.
La ballerina assoluta
La "Prima ballerina assoluta", come la definì nel 1981 il New York Times, nella sua carriera ha interpretato oltre 150 ruoli nel balletto classico: dalla sua celeberrima Giselle alla commovente Giulietta, volteggiando nei più grandi teatri, dalla Scala all'Opera di Parigi, dal London Festival Ballet al Sadler's Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, allo Stuttgart Ballet, fino al Royal Swedish Ballet. Dal '67,ospite dell'American Ballet Stuttgart Ballet. Ha ballato in coppia con Rudolf Nureyev, che incontrò nel '63 e con cui strinse un sodalizio durato 20 anni, con Mikhail Baryshnikov, con Vladimir Vassiliev, con gli italiani Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi, Roberto Bolle. Carla Fracci era nata il 20 agosto del 1936 a Milano.Iscritta a 10 anni dai genitori - suo padre era un tranviere, sua madre un'operaia - alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, l'esile Carla all'inizio fece fatica a capire il senso dell'esercizio fisico continuo e dei sacrifici imposti dalle sue insegnanti,Vera Valkova, Edda Martignoni, Paolina Giussani. Ma a 12 anni comparve ne La bella addormentata con la grande Margot Fonteyn e con lei scoprì la passione per la danza. Il diploma arrivò nel'54 e nel '55 debuttò alla Scala. A 22 anni, nel '58 Cenerentola debuttò alla Scala, dove tenne anche il suo ultimo spettacolo come protagonista della rinascita di Excelsior di Pippo Crivelli. Proprio nel ruolo della Luce in una ripresa di Excelsior ha calcato il palcoscenico del Piermarini per l'ultima volta nel 2000.
Carla Fracci era nata il 20 agosto del 1936 a Milano.Iscritta a 10 anni dai genitori - suo padre era un tranviere, sua madre un'operaia - alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, l'esile Carla all'inizio fece fatica a capire il senso dell'esercizio fisico continuo e dei sacrifici imposti dalle sue insegnanti,Vera Valkova, Edda Martignoni, Paolina Giussani. Ma a 12 anni comparve ne La bella addormentata con la grande Margot Fonteyn e con lei scoprì la passione per la danza. Il diploma arrivò nel'54 e nel '55 debuttò alla Scala. A 22 anni, nel '58 Cenerentola debuttò alla Scala, dove tenne anche il suo ultimo spettacolo come protagonista della rinascita di Excelsior di Pippo Crivelli. Proprio nel ruolo della Luce in una ripresa di Excelsior ha calcato il palcoscenico del Piermarini per l'ultima volta nel 2000. -
Il ricordo del figlio
ll figlio: "Mamma, persona semplice con orgoglio e tenacia fuori dal comune". ''Ha resistito con tenacia, orgoglio e una dignità fuori dal comune. Doti che l'hanno sempre accompagnata, anche in vita''. Francesco Menegatti parla al Corriere della Sera della morte della mamma Carla: ''C'è stato un rapido peggioramento, ed è volata via. Sì, volata. Gli ultimi istanti? Non parole, ma sguardi pieni di profondo amore per me, per mio papà Beppe, per la collaboratrice storica Luisa Graziadei, per mia moglie Dina e per i suoi nipoti, Giovanni e Ariele''. Ci ha lasciato ''con la convinzione di aver fatto del bene - dice Menegatti - credo fosse fiera di averci reso persone serie con solidi principi. Una raccomandazione che mia madre ripeteva, ed è significativo del suo carattere, era di rimanere fedeli agli aspetti più semplici della vita. Ricordava con orgoglio la sua infanzia trascorsa a governare le oche nella campagna del cremonese. Non si è mai montata la testa, nonostante la ribalta''. "Era un'étoile amata dal pubblico internazionale - prosegue - ma sempre pronta a vivere la quotidianità. Una volta, prima di un'esibizione, ero bambino, mi intimò di riporre in camerino i miei guanti che avevo distrattamente abbandonato su una cassa dietro le quinte. Me lo ripeté più volte finché non obbedii. Poco dopo la vidi entrare in scena e trasformarsi nella diva acclamata.
Queste le notizie di rainews che raccontano con estrema cura la grande danzatrice.
A noi non resta che portare avanti la sua missione e il suo concetto di danza assoluta poichè piu volte ospite dei nostri eventi ha sempre seminato e dispensato grandi sorrisi e consigli per tutte e categorie di operatori danzanti.
Il nostro è un grande arrivederci alla Grande Carla Fracci; continueremo in Federazione a crescere i nostri allievi nel ricordo dei grandi come te.